a volte penso alle persone che ho conosciuto e conosco, agli attraversamenti di luoghi e tempi: il decennio Settanta e i successivi, fino a oggi. quante – anche ottime, umanamente – persone “di destra” comunque ho incrociato. quanti qualunquisti. con cui magari non ci sono stati necessariamente conflitti. ricordo qualche condivisione di eventi o elementi esterni alla “vita pubblica” (ammesso che ci sia qualcosa di “esterno alla vita pubblica”). negli intrecci che si creano e sciolgono negli anni.
in che senso ci penso? anche nel senso della sostanza e costante necessaria dell’antifascismo, inaggirabile per me.
ecco: quante di quelle persone, nel contesto favorevole al crimine politico che l’attuale governo sembra pian piano costruire, non esiterebbero a?

